57° Udienza Generale di Papa Francesco

Carissimi amici tutti, perdonatemi per il ritardo.
In questa quarta udienza che parla della Chiesa, il Papa la ricorda così:Una e Santa”.
Già dal titolo c’invita ad essere attenti nell’ascoltarla.

Fratelli e sorelle, volevo farvi conoscere i primi passi di questa splendida catechesi che ricorda il Papa così:“Ogni volta che rinnoviamo la nostra professione di fede recitando il “Credo”, noi affermiamo che la Chiesa è «una» e «santa». È una, perché ha la sua origine in Dio Trinità, mistero di unità e di comunione piena. La Chiesa poi è santa, in quanto è fondata su Gesù Cristo, animata dal suo Santo Spirito, ricolmata del suo amore e della sua salvezza. Allo stesso tempo, però, è santa e composta di peccatori, tutti noi, peccatori, che facciamo esperienza ogni giorno delle nostre fragilità e delle nostre miserie.”
La Chiesa è nata per essere “UNA” insieme a Dio, perché Lui Vuole Illuminarci senza che ciascuno di noi compia ciò che vuole, ma Seguendo Lui che è la Vita Eterna.
La Chiesa è nata anche col nome di “SANTA”, perché Dio fatosi Uomo è venuto per salvarci e santificare ciascuno di noi, nato peccatore a causa “del
la nostra fragilità e della nostra miseria.”

Amici tutti, il Papa vuole svegliarci con queste parole ricordandoci questa verità:“Allora, questa fede che professiamo ci spinge alla conversione, ad avere il coraggio di vivere quotidianamente l’unità e la santità, e se noi non siamo uniti, se non siamo santi, è perché non siamo fedeli a Gesù. Ma Lui, Gesù, non ci lascia soli, non abbandona la sua Chiesa! Lui cammina con noi, Lui ci capisce. Capisce le nostre debolezze, i nostri peccati, ci perdona, sempre che noi ci lasciamo perdonare. Lui è sempre con noi, aiutandoci a diventare meno peccatori, più santi, più uniti.”
In questo ricordo appena scritto, il Pontefice vuole svegliarci dal nostro lettargo o meglio dire dalla nostra pigrizia di non mettere in pratica questi insegnamenti che Gesù è venuto a ricordarci personalmente.
Come può la Chiesa rimanere Una e Santa, se i nostri cuori rimangono pigri nell’ascolto? Allora Gesù “capisce le nostre debolezze, i nostri peccati, e ci perdona, sempre che noi ci lasciamo perdonare.”
Svegliamoci Lui è Amore.

Allora Gesù vuole dirci che Lui è venuto per salvarci per portarci all’Amore Sincero, infatti il caro Gesù  ha pregato tanto per l’unità dei discepoli.” Chi sono i discepoli? Beh siamo chiamati anche noi discepoli se vogliamo seguire con semplicità ed umiltà gli insegnamenti del Maestro, infatti  “Gesù ha chiesto tanto: «Padre, che siano una cosa sola». Ha pregato per l’unità, e lo ha fatto proprio nell’imminenza della Passione, quando stava per offrire tutta la sua vita per noi.”
Gesù vuol tenere Unita la Sua Chiesa perché in Paradiso non saremo lontani l’uno con l’altro, ma vicini nel pensiero, nell’affetto e nella sincerità vicendevole.

Purtroppo nelle varie parrocchie c’è sempre gelosia l’uno dell’altro, e questo non aiuta l’anima a rimanere nella Vera Luce che il Signore vuol donarci.
Per questo il Papa ci ricorda queste parole:“Di fronte a tutto questo, dobbiamo fare seriamente un esame di coscienza. In una comunità cristiana, la divisione è uno dei peccati più gravi, perché la rende segno non dell’opera di Dio, ma dell’opera del diavolo, il quale è per definizione colui che separa, che rovina i rapporti, che insinua pregiudizi.”
Quando vediamo una creatura che ha dei doni diversi dai nostri, non dobbiamo essere gelosi, ma ringraziare Dio per averci fatto conoscere quest’anima nuova.

Per questo invece di avere pregiudizi l’uno verso l’altro, preghiamo per quest’anima perché ci siamo sempre d’aiuto nella nostra comunità, perché attraverso la gelosia vicendevole, porta alla divisione fra di noi.
“La divisione in una comunità cristiana, sia essa una scuola, una parrocchia, o un’associazione, è un peccato gravissimo, perché è opera del Diavolo.”

Volevo concludere con quest’ultima frase di Papa Francesco, che riassume tutto il tema odierno:
“Cari amici, facciamo risuonare nel nostro cuore queste parole di Gesù: «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio» (Mt 5,9). Chiediamo sinceramente perdono per tutte le volte in cui siamo stati occasione di divisione o di incomprensione all’interno delle nostre comunità, ben sapendo che non si giunge alla comunione se non attraverso una continua conversione. Che cos’è la conversione? È chiedere al Signore la grazia di non sparlare, di non criticare, di non chiacchierare, di volere bene a tutti. È una grazia che il Signore ci dà. Questo è convertire il cuore. E chiediamo che il tessuto quotidiano delle nostre relazioni possa diventare un riflesso sempre più bello e gioioso del rapporto tra Gesù e il Padre.”

Forza, diamoci una mossa, Dio non ci abbandona, chiandoci tutti alla Salvezza, alla Conversione.
Crediamo in questo fratelli e sorelle, Dio ci Ama tanto. Non finirà mai di ricordarcelo.

Rimanendo uniti spiritualmente vi abbraccio con tutto cuore.

Dio ci Benedica e la Mamma ci Protegga

Fraternamente
Tony 🙂

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Udienza Generale