Udienza Generale di Papa Francesco del 4 Maggio 2016

Carissimi tutti, salve!! Perdonatemi per il ritardo dell’Udienza Papale, avvenuta il 4 Maggio.
Questa catechesi, come tutte le altre, hanno un tema molto importante che fa tanto riflettere. Viene intitolata così: “La pecorella smarrita (cfr Lc 15,1-7)”.

Vi faccio conoscere l’inizio di questa splendida riflessione. Eccola:“Conosciamo tutti l’immagine del Buon Pastore che si carica sulle spalle la pecorella smarrita. Da sempre questa icona rappresenta la sollecitudine di Gesù verso i peccatori e la misericordia di Dio che non si rassegna a perdere alcuno. La parabola viene raccontata da Gesù per far comprendere che la sua vicinanza ai peccatori non deve scandalizzare, ma al contrario provocare in tutti una seria riflessione su come viviamo la nostra fede.”
Voi conoscete la parabola del Buon Pastore? Beh, con queste sante parole il Signore chiama noi tutti, nell’essergli vicino e non aver paura di Lui, perché non disprezza nessuno, altrimenti perché ci avrebbe creato? Se non ci voleva, non ci avrebbe plasmato a Sua Immagine. “La parabola viene raccontata da Gesù per far comprendere che la sua vicinanza ai peccatori non deve scandalizzare, ma al contrario provocare in tutti una seria riflessione su come viviamo la nostra fede.”

C’erano due gruppi, che il Signore vedeva e sentiva prima che accadesse il tutto, i peccatori da una parte ed i dottori della legge dall’altra. Questi ultimi erano sospetti di Gesù, perché li vedeva sempre con i peccatori, ma non comprendevano che Dio stesso, fattosi Uomo, voleva e vuole tutt’ora portare sulla Retta Via tutti i peccatori che si sentono abbandonati attraverso il Sacramento della Riconciliazione. Gli scribi “erano orgogliosi, erano superbi, si credevano giusti.” Erano accecati da questo, e non vedevano Gesù come il Messia.

“La nostra parabola si snoda intorno a tre personaggi: il pastore, la pecora smarrita e il resto del gregge. Chi agisce però è solo il pastore, non le pecore. Il pastore quindi è l’unico vero protagonista e tutto dipende da lui. Una domanda introduce la parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?» (v. 4). Si tratta di un paradosso che induce a dubitare dell’agire del pastore: è saggio abbandonare le novantanove per una pecora sola? E per di più non al sicuro di un ovile ma nel deserto? Secondo la tradizione biblica il deserto è luogo di morte dove è difficile trovare cibo e acqua, senza riparo e in balia delle fiere e dei ladri. Cosa possono fare novantanove pecore indifese? Il paradosso comunque continua dicendo che il pastore, ritrovata la pecora, «se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: Rallegratevi con me» (v. 6). Sembra quindi che il pastore non torni nel deserto a recuperare tutto il gregge! Proteso verso quell’unica pecora sembra dimenticare le altre novantanove. Ma in realtà non è così. L’insegnamento che Gesù vuole darci è piuttosto che nessuna pecora può andare perduta. Il Signore non può rassegnarsi al fatto che anche una sola persona possa perdersi.” : Leggendo nella frase del Papa, ci sono passi che umanamente sembrano scioccanti. Chi va a cercare una pecorella smarrita lasciando tante pecore allo stato brado? Un pastore la cercherà per un po ma poi si rassegnerà, Dio no. Gesù cerca quella pecorella smarrita finché non la trova, perché è importante preziosa come tutte le altre che aveva lasciato. Dopo averla trovata gioisce perché è tornata nel Suo Ovile. Per questo preghiamo per chi vediamo soffrire dicendo che Dio si scorda di lui/lei, non è così. “Dio non scarta nessuna persona; Dio ama tutti, cerca tutti: uno per uno! Lui non conosce questa parola “scartare la gente”, perché è tutto amore e tutta misericordia.”

Carissimi ricordiamo che il Signore ci chiama ad una sola Meta. “Il pastore sarà trovato là dove è la pecora perduta. Il Signore quindi va cercato là dove Lui vuole incontrarci, non dove noi pretendiamo di trovarlo!” Secondo voi dove incontreremo il Signore? Ma naturalmente dinanzi al Tabernacolo. Gesù ci chiama tutti li, perché quando si perde una pecorella, siamo tutti chiamati a pregare per essa, perché ritorni all’Ovile della Salvezza. Seguiamo il cammino che ci consiglia Gesù. “Mentre ricerca la pecora perduta, egli provoca le novantanove perché partecipino alla riunificazione del gregge. Allora non solo la pecora portata sulle spalle, ma tutto il gregge seguirà il pastore fino alla sua casa per far festa con “amici e vicini”.”

Carissimi non abbattiamoci quando vediamo che le difficoltà di questo mondo passeggero, frenano la gioia del nostro Cammino di Conversione. Una di queste difficoltà è la malattia che ci assale, per questo la comunità in cui viviamo dev’essere unita con la preghiera e non dobbiamo chiuderci in noi stessi, ma rimanere saldi nella Fede. Accettare la Volontà del Signore. Se ci chiudiamo in noi stessi, ci elimineremo da soli, ma Dio non vuole questo. “Bisogna uscire e non chiudersi in se stessi, nelle piccole comunità, nella parrocchia, ritenendosi “i giusti”.” Non scoraggiamoci mai! “Nella visione di Gesù non ci sono pecore definitivamente perdute, ma solo pecore che vanno ritrovate. Questo dobbiamo capirlo bene: per Dio nessuno è definitivamente perduto. Mai! Fino all’ultimo momento, Dio ci cerca.”

Fratelli e sorelle, volevo concludere con l’ultimo pensiero che riassume il pensiero di questa riflessione:“La prospettiva pertanto è tutta dinamica, aperta, stimolante e creativa. Ci spinge ad uscire in ricerca per intraprendere un cammino di fraternità. Nessuna distanza può tenere lontano il pastore; e nessun gregge può rinunciare a un fratello. Trovare chi si è perduto è la gioia del pastore e di Dio, ma è anche la gioia di tutto il gregge! Siamo tutti noi pecore ritrovate e raccolte dalla misericordia del Signore, chiamati a raccogliere insieme a Lui tutto il gregge!”
Senza Gesù dove andremo? Per questo non allontaniamoci dal nostro Pastore, troveremo la Gioia di rimanere insieme alle altre creature che abbiamo incontrato nel nostro cammino, formando con gioia un Solo Gregge, che cammina insieme all’Unico Pastore chiamato Gesù!

Dio ci Benedica e la Mamma ci Protegga.

Pace e Bene
Tony 🙂

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